Percorso 3

Il percorso parte dalla Piscina Acquambiente, in via Ca’ Nove a Sant’Urbano. Usciti dal parcheggio si gira a sinistra in direzione Ca’ Priuli, si imbocca via Budel del Lovo e si arriva sull’argine del Fiume santa Caterina. Qui si gira a sinistra in direzione Tre Canna di Vighizzolo. Alle Tre canne si oltrepassa il ponte e si gira subito a destra imboccando l’argine e tenendo il fiume Gorzone sulla sinistra. Si prosegue fino a incrociare il ponte sul Gorzone, lo si attraversa in direzione Villa Estense e si gira subito a destra imboccando nuovamente l’argine e tenendo il fiume sulla destra. Si percorre tutto l’argine in direzione Granze passando Villa Paradiso (sulla sinistra). Arrivati all’incrocio con la strada asfaltata si gira a sinistra e si arriva in centro a Granze per raggiungere Villa Ca’ Conti. Si esce nuovamente da Granze ripercorrendo un tratto di strada in direzione Vescovana e, superato il ponte sul fiume Santa Caterina, si gira a destra. Si tiene la destra fiancheggiando Villa Scalabrin (sulla sinistra) per imboccare nuovamente l’argine in direzione Sant’Urbano. Si continua a seguire la strada che, a un certo punto, scende dall’argine, si gira per imboccare la prima strada a destra e si prosegue lungo il rettilineo, arrivati alla fine della strada si gira a sinistra in direzione Barbona e, dopo circa 2 km, si incrocia Villa Nani Loredan. Da qui si riparte tornando indietro all’incrocio in centro a Sant’Urbano e si svolta subito a sinistra lungo la strada che costeggia il canale e che riporta al punto di partenza.

Ponte delle Tre Canne

Realizzato intorno al 1563 per volontà del Magistrato delle acque della Repubblica di Venezia al fine di bonificare il “lago de Vigizuol- il lago di Vighizzolo- che occupava tutta l’area circostante. E’ detto delle “Tre Canne” in funzione della sua tipologia costruttiva a tre canalizzazioni.

Bosco dei Lavacci

Lingua di terra e acqua di 60 ha circa compresa tra i corsi del Gorzone e del Masina, riveste ancor oggi una notevole importanza in quanto ultimo testimone, per caratteristiche morfologiche e naturalistiche, delle antiche paludi e valli che caratterizzavano la Bassa Padovana prima della secolare azione di bonifica operata dall’uomo.

Villa Ca’ Conti

Il complesso, edificato dopo la metà del Cinquecento, è delimitato da una cinta muraria e include la villa, gli annessi di servizio, il parco e l’oratorio. Il corpo dominicale riprende l’impianto delle ville palladiane e anche gli interni propongono la classica ripartizione degli spazi con salone passante centrale.

Villa Nani Loredan

Costruita dalla nobile famiglia veneziana dei Nani intorno alla metà del 1500. Il piano nobile si contraddistingue per la bellezza degli affreschi realizzati secondo la critica da Carletto Caliari, figlio del celebre Paolo Caliari, detto il Veronese (1528-1588).